Superbonus, Ecobonus e altri Bonus per la casa: cosa cambia nel 2023

Nel nuovo anno restano confermati i Superbonus al 90%, il Bonus ristrutturazione e l'Ecobonus classico, oltre ad altri incentivi per ristrutturare.

09/01/2023  |  Fantini Cosmi Tempo di lettura
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Con l’inizio dell’anno facciamo il punto sui principali cambiamenti che il Governo ha apportato al Superbonus e agli altri Bonus per la casa, interventi resi necessari per risolvere alcune criticità e per garantirne la sostenibilità per le finanze pubbliche. Dopo la pubblicazione della legge di Bilancio per il 2023 (legge 179/2022) è stato definito finalmente il quadro dei bonus fiscali per il 2023, con alcune correzioni che sono intercorse in corso d’opera.

Vediamo subito i Bonus che ci interessano maggiormente e che hanno a che fare con l’efficientamento energetico. Fra le misure per la casa riconfermate dal Governo troviamo:

  • Superbonus che scende dal 110% al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025;
  • Ecobonus con detrazione fino al 65% e valido fino a fine 2024;
  • Bonus ristrutturazione con detrazione al 50% e valido fino a fine 2024.

 

Superbonus 2023: scende al 90%, salvo alcune eccezioni

Iniziamo col ricordare che il Superbonus è un’agevolazione fiscale prevista dalla legge di Bilancio per il 2021 e che è stata successivamente prorogata fino al 2023, con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica e sismica degli edifici. 

Come previsto dalla legge di Bilancio, recentemente approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, il Superbonus 2023 prevede una percentuale di detrazione che scende al 90% (rispetto al 110% del 2022), sia per le case unifamiliari che per i condomini. Ci sono però alcune eccezioni per cui si continuerà, invece, ad applicare il 110% nel 2023.

  • Superbonus (110%) per i condomini

Per i condomini l’agevolazione resta al 110% fino al 31 dicembre 2023 se si rispetta una di queste condizioni:
1) la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila) è stata presentata entro il 25 novembre 2022;
2) la presentazione della Cila è stata presentata dopo il 25 settembre 2022 ma entro il 31 dicembre 2022 e la delibera assembleare è avvenuta entro il 18 novembre 2022.

  • Superbonus per gli edifici plurifamiliari

Per gli edifici plurifamiliari a proprietà unitaria (con un minimo di due fino a un massimo di quattro unità abitative) il 110% si può ottenere solo se la Cila è stata presentata entro il 25 novembre 2022, altrimenti si scende al 90%.

  • Superbonus per le case unifamiliari

Le case indipendenti (come le villette) potranno ottenere il 110% sulle spese effettuate entro il 31 marzo 2023 solo se i proprietari al 30 settembre 2022 avevano già certificato il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori. 

Possono invece ottenere il 90% i proprietari che abbiano cominciato i lavori successivamente al 30 settembre 2022, ma solo se l’immobile è una prima casa e il reddito (calcolato con le regole quoziente familiare) non supera i 15mila euro.  

 

Ecobonus 2023: resta invariato

L’Ecobonus è la detrazione fiscale che è prevista per tutte le spese finalizzate al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Per l’Ecobonus 2023 non c’è nessuna variazione: durerà fino al 31 dicembre 2024, con una detrazione pari a 50% o 65% e tetti di spesa variabili in funzione degli interventi. Le regole, quindi, restano le stesse viste nel 2022.

L’Ecobonus è ottenibile attraverso la detrazione IRPEF in 10 rate annuali oppure tramite la cessione del credito o lo sconto in fattura immediato. 

 

Bonus ristrutturazione: prorogato fino a fine 2024

Il Bonus ristrutturazione resta proprogato fino 31 dicembre 2024 nella misura del 50%. Si tratta di una misura già resa strutturale dal Decreto Legge 201/2001 nella misura del 36% con tetto di spesa a 48.000 euro, ma di anno in anno è stato prorogato nella misura del 50%, con tetto di spesa massima detraibile di 96.000 euro.

Prevede l’applicazione di una detrazione fiscale del 50% per lavori di manutenzione straordinaria e lavori di ristrutturazione edilizia su case residenziali e lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di condomini residenziali. Vi rientrano solo gli immobili a destinazione residenziale (non quindi uffici, negozi, aziende).

La detrazione IRPEF del 50% per il Bonus ristrutturazioni anche nel 2023 avviene in 10 rate annuali; resta la possibilità di scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura.

 

Altri Bonus per la casa

Significativi anche gli interventi sugli altri Bonus casa: abolito il Bonus facciate, il Bonus arredi per il 2023 è stato confermato a 8.000 euro (nel 2022 era di 10 mila euro), mentre il Bonus sull’abbattimento delle barriere architettoniche è stato prorogato fino al 2025. Per saperne di più su tutti gli altri Bonus si rimanda QUI.

 

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