Anche quest’anno Fantini Cosmi è stata sponsor al Convegno di ANGAISA, il tradizionale evento di fine anno che riunisce i principali protagonisti della filiera idrotermosanitaria per fare il punto sull’andamento del mercato e gettare uno sguardo su quello che sarà lo scenario del 2020.
La 21° edizione si è tenuta il 4 dicembre presso l’Aula Magna dell’Università Luigi Bocconi e oltre ai “numeri” del 2018 e ai dati previsionali per l’anno nuovo, sono state approfondite le nuove modalità di interazione delle aziende con il proprio mercato di riferimento e con i clienti, legate in gran parte al tema della trasformazione digitale.
Per il terzo anno consecutivo i numeri della distribuzione del settore ITS sono risultati positivi. Il campione di aziende analizzato da ANGAISA ha registrato una crescita del +3,37%, solo leggermente più contenuta della crescita del 3,75% dell’anno precedente.
Buona anche la performance delle aziende produttrici, con una crescita di fatturato che si è attestata intorno al 3,14%, con una redditività media di poco superiore al 7%.
Risultati positivi che arrivano da tutti i segmenti e da tutti gli attori del mercato. Dal Convegno e dai dati presentati è emerso che per il settore ITS c’è ancora spazio e possibilità di crescita. Occorre investire bene, soprattutto nel digitale. Ma la crescita non è per tutti, si dice nel report “Classifiche distributori e produttori idrotermosanitari”: «è per chi riesce ad interpretare le reali determinanti: la fidelizzazione dei clienti e la capacità di attrarne di nuovi».
Dalle classifiche delle imprese del settore emerge che hanno migliorato il loro posizionamento competitivo quelle imprese che, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, hanno investito nel digitale per migliorare la gestione dei magazzini, hanno puntato sulla comunicazione digitale per affermare il loro brand o hanno introdotto cambiamenti a livello organizzativo per dare alla propria struttura maggiore flessibilità e valorizzare i collaboratori.
Un’ottima annata, quindi, dove vanno ringraziati anche i clienti finali, che con la loro domanda stimolata dalle agevolazioni fiscali (peraltro prorogate fino al 31 dicembre 2020), hanno caratterizzato un mercato che dovrebbe continuare a crescere anche nel 2019-2020. Il monito di ANGAISA è stato però quello di domandarsi come questi clienti finali stiano cambiando nel tempo, per riuscire a rispondere alle loro nuove esigenze con un’offerta aziendale adeguata.
Il cliente è cambiato: da una qualità sempre più alta, le sue richieste si sono spostate negli anni verso una varietà maggiore, tempi brevi, massima customizzazione dei prodotti, fino ad arrivare negli ultimi anni alla richiesta di sempre maggiore “Ben-essere” personale con prodotti eco-compatibili e a basso impatto ambientale.
Il cliente finale delle aziende produttrici sarà sempre di più la signora che ha già cercato su Internet dettagli del prodotto che sta valutando, che viene consigliata dai suoi contatti sui social media e supportata da geometri, interior designer e architetti che la affiancano nella riqualificazione del suo appartamento.
Come affermato durante il Convegno da Alberto Bubbio, Professore Associato di Economia Aziendale presso l’Università Cattaneo-LIUC di Castellanza (VA), quel che conta oggi è arrivare a fidelizzare il cliente attraverso una strategia che sia “Customer First”, partendo dall’ASCOLTO delle esigenze del cliente e dalla PASSIONE che deve guidare le aziende nel rispondere a queste esigenze.
